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L’ascesi del sorriso. Fede ed umorismo

Tinos. Il racconto di una famiglia in viaggio!

La bella isola di Tinos, in Grecia, nell’arcipelago delle Cicladi, è stata la meta delle vacanze estive di Paolo e la sua famiglia.

Vi invitiamo a leggere il bel racconto di viaggio a Tinos, che potrebbe essere una proposta interessante per le nostre prossime vacanze in Grecia.

 

TINOS L’ISOLA DELLA MADONNA

Siamo stati per 9 giorni da sogno, dal 22 luglio al 31 luglio 2010, in una bella isola.

Cercavamo un clima salubre per guarire mia figlia dalla broncopolmonite e dalla sinusite. Cercavo la messa quotidiana, spiagge belle e non affollate, in un posto lontano dai circuiti di massa ma non del tutto selvaggio e dove ci fosse storia e cultura. E abbiamo trovato tutto questo!

In Grecia, nell’arcipelago delle Cicladi, c’è Tinos: un’isola che grazie alla tutela della Madonna è stata preservata dal turismo di massa e dalle sue degenerazioni pur avendo tutte le caratteristiche per diventare una delle mete più ambite.

Vi soffia un vento costante da nord, a volte violento che viene chiamato il medico di Tinos perché spazza via batteri e malanni. E in effetti funziona. L’isola ha i colori classici dell’Egeo: il mare color manto di Madonna che si fonde con il cielo azzurro e la terra somiglia a quella della Terra Santa.

L’isola dispone di molte sorgenti di acqua dolce e di torrenti mai secchi persino d’estate, isola brulla ma interamente dissodata e lavorata dai contadini del luogo, verdissima nei luoghi dove affiorano le sorgenti di acqua come oasi nel deserto che creano un effetto scenico stupendo. Memorabili i bagni in baie dal mare pulitissimo, con effetti scenografici degni delle più belle spiagge della Sardegna fuori stagione oppure dei mari esotici; a volte eravamo solo 3/7 bagnanti nelle ore di punta. Sabbia e scogli e mare azzurro solo per noi donatoci in prestito dall’immensa generosità del Creatore, esagerato per amore.

Ben servita dai traghetti, con 15 km di spiagge alcune attrezzate, appartamenti in affitto di qualita’ puliti e ben serviti, prezzi economici e la cucina locale di ottima qualità.

Il turismo tradizionale che si svolge da aprile a ottobre, quello religioso, lo sfruttamento delle cave di marmo di grande qualità, la pesca e l’agricoltura fanno di Tinos un’isola ricca.

La ricchezza generale è elevata perché Nostra Madre, come ogni mamma terrena, vuole che non ci manchi il necessario, vuole che ci arricchiamo con sobrietà, che si faccia un buon lavoro che renda grazie a Suo Figlio. Grazie alla Madonna si è sviluppato il turismo religioso ortodosso che si svolge tutto l’anno nel Santuario detto anche la “Lourdes degli ortodossi“, dove è conservata l’Icona Sacra della Madonna, attribuita a San Luca e ritrovata miracolosamente nel 1823. Tutti i giorni, durante tutto l’anno, al mattino 4/6 traghetti portano migliaia di pellegrini che visitano il santuario. Forte è la fede dei pellegrini per la Madonna tanto che la salita al santuario viene spesso svolta in ginocchio e il premio è sicuramente grande. Tutti si vestono con cura e molte donne ancora si coprono i capelli. A Tinos ci sono pochi locali notturni racchiusi nel centro storico sotto il Santuario della Madonna. Tutti chiudono alle tre e i giovani che li frequentano sono quasi tutti greci ben vestiti e non si notano degenerazioni.

Davanti a Tinos, a mezz’ora di traghetto, per gli appassionati di cultura antica e archeologia c’è l’isola di Delos, un vero museo all’aperto, e Mikonos, luogo di divertimento trasgressivo che lentamente sta ritornando a un turismo più familiare.

Vi sono cattolici e ortodossi in egual numero e sembra che vadano molto d’accordo, sono entrambi molto patrioti. Tinos infatti rappresenta un baluardo per i cattolici. E’ il luogo in Grecia dove in percentuale ve ne sono di pìù , grosso modo il 40% contro l’1,5% della media nazionale. I cattolici sono numerosi grazie alla dominazione veneziana che durò per più di 500 anni fino al 1713. A Loutra vi sono i Gesuiti e fino agli anni Cinquanta erano presenti le Orsoline che gestivano un educandato dove i figli migliori di Grecia vi erano educati. Ora si sono trasferite ad Atene, ma il vecchio collegio è rimasto intatto ed è diventato un interessante museo da visitare.

A Tinos la Santa Messa domenicale è alle ore 10.00, le Sante Messe feriali sono sempre alle ore 20.00. San Nicola a Tinos è stata la nostra chiesa di riferimento. Una volta sono stato a Mesrini, piccolo centro rurale nell’entroterra, dove dopo la messa gli abitanti del paese si organizzano e offrono pasticcini e vino locale. La Messa è così oltre che il momento d’incontro con Cristo anche quello in cui gli uomini del paese rinsaldano i legami con gli uomini compagni d’avventura sulla terra.

Un’altra Messa l’abbiamo presa al Santuario curato dai Gesuiti, del Sacro Cuore di Gesù all’Exomburgo, ed è stata una grande grazia: era il 15° anniversario di matrimonio e abbiamo domandato al sacerdote di benedire la nostra unione. Il Padre officiante esagerando, a imitazione di Gesù che creò e mise a disposizione l’universo per l’uomo, ha voluto fare una messa in nostro onore traducendo il messale dal francese all’italiano con grande sforzo di volontà. Eravamo a messa solo noi quattro, il sacerdote e due chierichetti. Quella sera, nonostante fossimo solitari in cima a un monte e il vento soffiasse violento insinuandosi e fischiando nei numerosi pertugi creando un clima di suspence e da fine del mondo, ci sentimmo avvolti dal manto protettivo della Madonna che ci porse a Suo Figlio per benedirci nonostante tutte le nostre mancanze e che non finiremo mai di ringraziare.

L’Exomburgo è un luogo su un monte scosceso che domina tutta l’isola, è stato il simbolo per 500 anni della resistenza Veneziana all’Islam. Ho parlato con il parroco di San Nicola e Mesrini, Padre Foskolos. Gli ho regalato Cammino in versione tascabile, Cammino, Solco e Forgia in versione rilegata e Amici di Dio. Padre Foskolos cercava un edizione di Cammino in Greco ed è riuscito a trovarla con grandissima difficoltà perché in Grecia è stata fatta solo una traduzione negli anni 1970 da un prete spagnolo. Il sacerdote sarebbe interessato ad avere altri scritti dell’Opera tradotti in Greco.

Sull’isola, a Xinara, dove risiede l’Arcivescovado, ci sono gli Archivi dell’Episcopato Cattolico di Tinos con migliaia e migliaia di documenti originali, tra cui codici giuridici e lettere scambiate tra gli ortodossi, Venezia e i Turchi. Tutto è consultabile e la visita si completa nel museo. La biblioteca viene continuamente aggiornata.

In conclusione, per chi aveva sempre evitato le vacanze in Grecia per le oggettive difficoltà di accesso ai sacramenti, un buon consiglio è andare a Tinos dove si possono trovare tranquillità e riposo, bellezza e semplicità, godimento del creato e i mezzi necessari a combattere le insidie da stress che ci trasciniamo dal nostro mondo senza riferimenti che sta smarrendo i valori .

Paolo G. e famiglia