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Dentro e oltre Ljuba

Paola Bonazzi. La valigia. Dentro e oltre il giardino dei ciliegi

Firenze Leonardo edizioni, 2017. 15 euro

La struttura del romanzo è semplice e sorprendente. È un racconto nel tempo senza tempo –quello del teatro -,  con i diari di due donne al presente (imperfetto), nel passato (piuccheperfetto) e nel futuro (quasiperfetto).

Anche lo spazio è fondamentale: andare dentro per muoversi oltre. Un’attrice di oggi “entra” nel personaggio di Ljuba, la protagonista de Il Giardino dei Ciliegi, di Chekhov, e da lì compie un viaggio che la conduce a trasformarsi, leggendo sé stessa attraverso il sentire del suo personaggio. In un’atmosfera da fine di un’epoca (così simile ai nostri giorni), tutto diventa occasione per soffermarsi sui temi più profondi della vita: l’amore, il rapporto con il padre, e con gli altri uomini della sua vita, la figlia, la casa, la morte, le persone care, ciò che si è irrimediabilmente perso, e le piccole gioie di una mesta e triste quotidianità.

Questo “ragionare tra sé” più che un’analisi introspettiva è un prender nota del vissuto quotidiano, con immediatezza e rapidità come se si disegnasse uno schizzo o dipingesse un acquarello. Questa è forse la caratteristica più distintiva del libro, avere un tono che non si dà importanza, registrare la vita e i pensieri con leggerezza, in un attimo, eppure con pazienza e amore.

Il diario dell’attrice, scritto in prima persona, riporta il suo lavoro, personalissimo, di diventare un’altra, fino a che la mutazione, di fronte ad un paesaggio che fa da transfer, è compiuta. A questo punto comincia un altro diario, quello di Ljuba, che dopo i fatti raccontati da Chekhov nella sua commedia, si trova a Parigi a fine ottocento, come in esilio, a fare i conti con sé stessa. Le due donne, l’attrice e il personaggio, vivono una sorta di simbiosi, una ha dato vita all’altra, ma anche viceversa, nel senso che se l’attrice permette a Ljuba di parlare, quest’ultima spinge la prima a riflettere e a guardarsi allo specchio.

Il romanzo breve di Paola Bonazzi si legge volentieri e aiuta a pensare con leggerezza, perché mette in luce ciò che si può fare con un classico della letteratura: trarne infiniti spunti, interrogarlo e metterlo a confronto con l’oggi. Un piccolo romanzo, che si legge in poche ore, ma che con forza trasporta il lettore in mondi lontani e vicini insieme. Un libro semplice, che molto regala.