IN RICORDO DI TITO
Il suo ricordo in una lezione magistrale ed un articolo scientifico:
Fenomenologia della coscienza: dall’apprensione al giudizio
di Fortunato Tito Arecchi
Fortunato Tito Arecchi (Reggio Calabria, 11/12/1933 – Firenze, 15/02/2021) è stato Socio Fondatore nel 1985 dell’Accademia dei ponti e ne ha ricoperto il ruolo di Presidente dalla fondazione fino al 2014; analogamente negli anni ’90 ha contribuito a fondare ARTES (Associazione Toscana Ricerca e Studio). Professore emerito di Fisica dell’Università degli Studi di Firenze, è stato un pioniere degli studi italiani di fisica del laser, campo in cui ha raggiunto la celebrità internazionale. Di origini calabresi, Arecchi si era laureato nel 1957 in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, entrando poi come ricercatore nel Cise dove è rimasto fino al 1970. Per alcuni anni ha vissuto in America per approfondire gli studi ed al rientro in Italia ha assunto la cattedra di fisica presso l’Università di Pavia. In Toscana è arrivato cinque anni più tardi, chiamato alla presidenza dell’Ino, l’Istituto nazionale di ottica del CNR, ente da lui guidato fino al 2000 e di cui ha curato il rilancio e la valorizzazione fino a trasformarlo in quello che sotto la sua ala è diventato a tutti gli effetti un centro propulsivo di fama internazionale nel campo degli studi sul laser, ambito di ricerca fra i più innovativi e importanti del secolo scorso.
Professore ordinario, sempre a Firenze, di Fisica superiore, è diventato una celebrità mondiale nell’ambito dei fenomeni del caos e della complessità, dando vita a una vera e propria scuola che vede oggi discepoli in tutto il pianeta, con cattedre disseminate fra Europa e Stati Uniti. Ma il suo nome è anche legato a una fervida attività culturale in ambito locale e cittadino, dove viene ricordato come un protagonista attento e instancabile del dibattito pubblico, sempre pronto a favorire la formazione e a dare impulso a nuove avventure. Una fra tutte quella del Lens, il Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare, alla cui creazione ha contribuito all’inizio degli anni Novanta. Nel 1995 viene insignito del premio ” Max Born” dell’Optical Society of America, mentre nel 2006 riceve dalla Società italiana di fisica il premio ” Enrico Fermi”. (fonte: Toscana Oggi)
Aveva conosciuto l’Opus Dei e le sue attività negli anni ’50 quando faceva parte di un gruppetto affiatato di studenti del Politecnico di Milano, dove era andato a studiare e di lì a poco entrò a farne parte come soprannumerario. Trasferitosi a Firenze negli anni ’70, fu l’unico membro dell’Opus Dei in Toscana per anni e si adoperò per farla conoscere a molte persone. Amava molto il suo lavoro di ricercatore scientifico che coniugava con profondità alla ricerca filosofica e teologica. Era in contatto con un grande numero di scienziati di tutto il mondo che qualche volta ospitava anche a casa sua o portava con sé a qualche ritiro spirituale.